5 cose da sapere per vivere con un gatto felice

Avere un gatto felice e sereno è il primo passo per prendersi cura della sua salute, prevenendo e limitando l’insorgenza di malattie conseguenti a possibili fonti di stress.

Non è difficile vivere con un gatto felice, basta creare una casa a misura di gatto seguendo 5 pratici consigli:

1) FORNIRE UN LUOGO SICURO

Per evitare che il nostro gatto subisca un evento come fonte di stress, è importante garantirgli luoghi dove possa sentirsi al sicuro. Lo stress per un felino può derivare da:

  • cambiamenti ambientali repentini (ad es. spostamento di mobili);
  • forti rumori (aspirapolvere, urla dei bambini, lavori di casa);
  • presenza di estranei (persone e animali);
  • odori sconosciuti o intensi.

Sono indipensabili spazi sopraelevati (mensole, tiragraffi, percorsi appositi) da cui possono studiare la situazione dall’alto, magari vicino a finestre o davanzali.

Anche un trasportino aperto, sempre a disposizione con un cuscino o una coperta all’interno, rappresenterà un luogo tranquillo e permetterà di facilitare gli spostamenti, poichè il suo utilizzo quotidiano sarà una abitudine e non verrà collegato solo ed esclusivamente al veterinario.

Per la sicurezza del nostro gatto massima attenzione ai pericoli ambientali:

  • piante tossiche o irritanti
  • finestre a vasistas (vere trappole mortali)
  • elettrodomestici
  • medicinali

Gli ambienti esterni, balconi e giardini, devono essere adeguatamente recintati per impedire:

  • la fuga
  • la caduta
  • il contatto con animali selvatici, che possono portare malattie

Amare significa anche proteggere!!!

2) CREARE MOLTEPLICI RISORSE AMBIENTALI E IN LUOGHI DIFFERENTI

L’arricchimento ambientale è l’insieme di tutti gli accessori utili alla vita del gatto: ciotole per acqua e cibo, lettiere, tiragraffi, aree di riposo e grooming, aree di movimento e gioco,

per l’arricchimento ambientale è strategico il loro posizionamento:

  • disporre più accessori in luoghi differenti;
  • in caso di presenza di più gatti, mettere a disposizione gli accessori in numero pari al numero di gatti presenti più uno, per evitare conflitti e gelosie;
  • avere spazi comuni di convivenza;
  • garantire l’eventuale accesso all’esterno solo se in sicurezza;
  • porre cibo e acqua lontano dalla lettiera e dalle fonti di calore;
  • posizionare il tiragraffi nella stanza più frequentata, in modo da favorirne l’utilizzo come gioco e riposo.

3) FORNIRE OPPORTUNITÀ DI GIOCO E DI ATTIVITÀ (DA SOLO O IN COMPAGNIA) MANTENENDO E SVILUPPANDO IL SUO ISTINTO PREDATORIO

Il naturale istinto a cacciare del nostro amico felino deve essere costantemente allenato per garantire serenità ed equilibrio fisico e mentale.

Il gioco mima l’attività di caccia in tutte le fasi:

  • ricerca della preda
  • localizzazione
  • cattura (balzi, scatti e salti)
  • gestione della preda
  • consumo finale;

E’ possibile utilizzare giochi simil-preda comprati o fatti in casa, evitando situazioni di pericolo (ingestione, soffocamento, lesioni), interagendo correttamente con il gatto imitando la preda che cerca di scappare strascinando gli oggetti davanti al felino allontanandoli (MAI ANDARGLI INCONTRO: risulta un atteggiamento innaturale di attacco che una preda non avrebbe mai in natura).

Si può anche nascondere il cibo in luoghi diversi per stimolare nel gatto la ricerca e il ragionamento; in commercio esistono diversi “giochi intelligenti” utili per stimolare il proprio gatto.

4) GARANTIRE UNA INTERAZIONE SOCIALE POSITIVA COSTANTE

La vita in famiglia con i nostri amici felini può dare grandi soddisfazioni, se si riesce a raggiungere il necessario equilibrio; il gatto è un animale sociale, il contatto umano deve iniziare fin dai primi giorni del suo arrivo, per favorire il legame maneggiamolo e accarezziamolo questo faciliterà anche le operaioni di pulizia, toelettatura o somministrazioni di eventuali trattamenti medici. In ogni caso è meglio non forzare mai l’animale a manualità se manifesta segni di stress, lasciandolo libero di avvicinarsi ed allontanarsi da solo.

La qualità del tempo che riusciamo a trascorrere con il nostro gatto è basilare, cerchiamo di pensare osservando il mondo con gli occhi di un gatto e lui ci ricambierà partecipando al nostro. Impariamo il suo linguaggio ed insegnamogli il nostro, ma ricordiamoci sempre che il gatto va educato alle regole della casa senza assecondarlo in tutto, altrimenti per sua natura assumerà i vizi e le cattive abitudini che gli concederemo, sono maestri nel corromperci con le fusa.

Durante i primi approcci è importante farsi annusare prima del contatto, il nostro odore deve diventare familiare e dare un senso di sicurezza. Quando li tocchiamo e li accarezziamo cerchiamo di stimolare le zone più ricettive: la testa, le guance, sotto il mento e dietro le orecchie, in questo modo lascerà tracce del suo odore su di noi, e diventeremo una famiglia.

A causa della sensibilità del suo apparato uditivo, il gatto non ama i rumori forti. Se combina un guaio non bisogna urlare spaventandolo, ma assumiamo un tono di voce fermo e deciso “NO”; per “convincere” il gatto a desistere dal prendere cattive abitudini può essere più funzionale utiilizzare il linguaggio felino, con un “ffff!” ben assestato un potente soffio per fargli capire che siamo pericolosamente arrabbiati.

Molto utile è la tecnica del “premio” (una piccola prelibatezza di suo gusto), da assegnargli immediatamente a seguito di un buon comportamento.

Cerchiamo di rispettare i cambiamenti comportamentali in relazione alla sua età e al suo stato di salute, un gatto giovane ed un gatto anziano non reagiscono allo stesso modo. Se il nostro gatto durante il gioco esagera e tende a mordere o a graffiare, il rimedio migliore è interrompere immediamente il gioco ed allontanarsi; i gatti detestano essere ignorati, e se scatterà la corretta associazione azione/reazione il suo atteggiamento facilmente cambierà.

Forme di interazione come l’agility-cat possono aumentare fortemente il legame e la complicità con il nostro gatto; queste attività non sono semplici e richiedono forte motivazione ed impegno da parte del proprietario, il gatto non è un cane e quindi è fondamentale avere pazienza e rispettare i suoi tempi, ma di gran lunga sarà un’attività appagante per entrambi.

5) FORNIRE UN AMBIENTE CHE RISPETTI L’IMPORTANZA DELL’OLFATTO FELINO

L’olfatto è un senso molto sviluppato nel gatto, che lo utilizza per l’attività di caccia e per riconoscere e limitare il proprio territorio;

la marcatura avviene non solo mediante lo spruzzo di piccole quantità di urina, ma anche attraverso lo strofinamento sulle superfici con il rilascio di sostanze odorose da diverse ghiandole corporee che si trovano sulla testa (guance, vicino alla bocca, orecchie), sotto le zampe, alla base e lungo la coda.

Questi odori calmanti (ferormoni), spesso impercettibili all’olfatto umano, sono fondamentali per l’identificazione dell’ambiente da parte del gatto, perciò non devono essere eliminati o coperti. Evitiamo l’utilizzo di detergenti e/o profumatori forti ed aggressivi, poniamo attenzione all’introduzione di odori esterni (ad esempio se si è stati a contatto con altri animali), eventualmente utilizziamo ferormoni sintetici che riducono gli stati di ansia e di stress del gatto riducendo anche marcature fastidiose.

Il gatto è un animale abitudinario, sia l’ambiente fisico (la casa) sia quello psicologico (la famiglia) sono importanti ed ogni variazione può causare disagio. Se andiamo in vacanza e non possiamo portare con noi il nostro gatto, invece di affidarlo ad una pensione per animali sarebbe meglio lasciarlo nel suo ambiente abituale incaricando una persona fidata che possa provvedere al cibo e alle pulizie quotidiane; in questo modo eviteremo una possibile fonte di stress, e al nostro ritorno saremo accolti forse con un po’ di risentimento per essere stati lontani a lungo ma certamente con tutto l’affetto di cui un gatto è capace. E ci sentiremo di nuovo a casa, perché come dice un proverbio inglese “una casa senza un gatto è solo un edificio”.