10 Cose da Sapere sul Pedigree

1. IL PEDIGREE NON E’ UN OPTIONAL. Il nome pedigree deriva da “Pied de Grue” che in francese significa letteralmente “zampa di gru”, pare si riferisca ad antichi manoscritti in cui i discendenti erano indicati con biforcazioni di linee rette simili alle orme di questo magnifico volatile.

pedigree deriva da Pied de Grue zampa di gru in francese
mipaaf autorizza afef pedigree gatto
solo il mipaaf in Italia autorizza la tenuta dei libri genealogici di razza

2. NOBILTA’ FELINA – Il pedigree ministeriale per un gatto di razza oggi è NECESSARIO sia dal punto di vista genetico, rappresentando le linee di sangue del cucciolo, sia perché è una GARANZIA che il felino in questione è un “gatto di razza” e quindi può essere ceduto come tale. Inutile dire che le linee di sangue, gli avi ed i titoli ottenuti danno maggior valore al gatto. In Italia solo un gatto con Certificato genealogico emesso da una associazione autorizzata dal MIPAAF può definirsi “gatto di razza”.

3. PEDIGREE L’ABC DEL GATTO DI RAZZA – Non chiedete mai un “gatto di razza” senza pedigree, rinunciare al pedigree non è un atto d’amore, anzi!

Ricordate che: – il pedigree è la carta d’identità del cucciolo e costa pochi euro; (vedi Tariffe AFeF)

– solo il pedigree attesta la storia del vostro gatto, la sua linea di sangue, i nomi degli antenati (5 generazioni in AFeF);

– il pedigree contiene i titoli conseguiti negli show dagli avi;

– il pedigree permette di scegliere e valutare gli accoppiamenti indesiderati, tra consanguinei stretti come ad esempio i fratelli;

– richiedere un pedigree riconosciuto dallo Stato Italiano significa salvaguardare la salute del cucciolo e della mamma.

Il pedigree contiene i dati del gatto, colore, sesso, data di nascita, la genealogia ed il numero di iscrizione in un libro origini autorizzato dal Ministero. I Certificati Genealogici AFeF riportano per i riproduttori gli esiti dei test genetici obbligatori per la razza.

AFeF – Associazioni Feline Federate è autorizzata dal Ministero italiano (MIPAAF) alla gestione del Libro Genealogico del Gatto di Razza con DM n.ro 0002539 del 15 Gennaio 2017

4. IL RISPARMIO NON E’ QUALITA’ – Un allevatore serio non vi proporrà mai un “gatto di razza” con o senza pedigree, offrendovi una importante scontistica se non lo pretendete, visto che come già detto un pedigree non costa caro… c’è molto altro dietro ad una simile svalutazione del gatto senza pedigree. Una speculazione economica di questo tipo spesso nasconde poche attenzioni per i cuccioli, parti ripetuti all’infinito per la mamma gatta, scarsa qualità di cibo, irrisorie cure veterinarie, nessun test genetico sui genitori e molto altro compreso il traffico internazionale di cuccioli. Qui l’amore per la razza non c’entra.

5. PEDIGREE IL RISPETTO DELLE REGOLE – Per ottenere un pedigree occorre rispettare le Norme Tecniche. Le Norme Tecniche di AFeF, approvate dal Ministero, contengono regole da seguire a tutela del benessere dei gatti in particolare della madre e dei cuccioli vi invitiamo a consultarle qui.
Ricordiamo che se i genitori hanno il pedigree, non lo avranno automaticamente i loro figli a meno che
non vengano denunciati ed iscritti ad un Libro Genealogico.

libro origini migliore pedigree gatto italia
Libro Origini AFeF emette pedigree per gatti di razza
gatto di razza = pedigree riconosciuto dal mipaaf

6. DALLA PARTE DELLA LEGGE – Non è possibile vendere un gatto di razza senza pedigree riconosciuto dallo Stato Italiano. In Italia è assolutamente vietata la commercializzazione di cuccioli di gatti di razza senza pedigree, pertanto per vendere un cucciolo di razza l’animale deve essere in possesso di pedigree secondo il d.lgs n. 529, del 30-12-1992. In caso contrario chi vende commette un illecito che può comportare sanzioni con multe salate di diverse migliaia di euro.

Se siete stati sfortunati e siete incappati in uno pseudo-allevatore, potete fare denuncia agli organi competenti come il Cites – Carabinieri.

7. VERO O FALSO? – Non è illegale vendere un gatto senza pedigree, ma è illegale farlo se questi animali vengono venduti come “gatti di razza”. Pertanto chi commercializza un animale senza pedigree deve chiaramente informare che si tratta di “un simil” o un gatto “tipo”. Un gatto senza pedigree è paragonabile ad un comune gatto di casa, acquistandolo si alimenta un mercato sommerso quando invece abbiamo tanti rifugi del gatto con gattini (Felis Silvestris Catus) in adozione gratuita in attesa di una vita migliore pronti a donarci lo stesso affetto.

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cucciolo gatto maine coon

8. DIFFIDATE DALLE IMITAZIONIUn gatto sprovvisto di pedigree NON è un gatto di razza, nonostante possa avere elementi fisici che assomigliano a razze particolari. Dietro a questi cuccioli si nasconde solo un normale gatto di casa, magari con il pelo più lungo… potrà partecipare a esposizioni feline? Sì, ma solo nella categoria House Cat / gatti di casa. Un gatto di razza con pedigree può partecipare ad esposizioni feline, nella classe ufficiale di appartenenza, potrà diventare un campione e solo con il pedigree si potrà trovare collaborazione tra allevatori per la riproduzione. i

9. SIATE CONSAPEVOLIOra se desiderate convivere con un “gatto di razza” conoscete la necessità del pedigree riconosciuto dallo Stato Italiano, ed anche il perché delle differenze che potrete riscontrare tra le varie offerte trovate in rete. Ricordate che non si acquista un gatto come un’auto, con la possibilità di rivenderla o di rottamarla: il gatto è un compagno per la vita. E vivere con un gatto di razza significa condividere la filosofia di selezione e salvaguardia svolta dagli allevatori nel tempo. Sottoponetevi con piacere alle domande che un allevatore serio vi farà per cercare di comprendere se siete la famiglia giusta per i suoi cuccioli. Fate voi stessi domande all’allevatore per capire se la razza e l’allevamento sono giusti per voi. Fate voi stessi domande all’ i

innumerevoli i benefici se si sceglie di vivere con un gatto

E… per finire 10. Se desiderate un gatto di razza tutelatevi, informatevi molto bene prima di cadere nella tentazione di acquistare un cucciolo approfittando di un low cost altamente rischioso. Se per voi un gatto di razza risulta troppo costoso, non lasciatevi convincere da chi spaccia per soggetto di razza un cucciolo figlio di genitori “misti” o senza pedigree, spesso i soldi risparmiati all’acquisto vengono spesi decuplicati dal veterinario, meglio adottare un trovatello in gattile piuttosto che alimentare forme di commercio poco trasparenti; il costo di un gatto di razza comprende un enorme lavoro svolto dall’allevatore tra formazione, viaggi e sacrifici per crescere i cuccioli sani e cercare per loro una famiglia che gli garantisca una vita felice, in salute ed il rispetto a cui tutti i gatti hanno diritto.

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Pedigree gatti di razza

Il pedigree non è un optional… è la carta d’identità del gatto di razza, ti racconta la sua storia e lo accompagna per tutta la vita. Per un gatto di razza il pedigree riconosciuto dal Ministero è necessario. Vuoi saperne di più? Leggi QUI!

AFeF è autorizzata dallo Stato italiano ad emettere pedigree per i gatti di razza, il certificato di iscrizione del gatto nel Libro Genealogico di AFeF è garanzia che il gatto è di razza. Il pedigree, emesso e stampato dall’Ufficio Origini di AFeF, viene spedito all’allevatore che ne fa richiesta.

Sei un allevatore?

Hai già inviato la tua denuncia di nascita ad AFeF, hai ricevuto dal nostro Libro Origini il numero di registrazione della cucciolata e vuoi iscrivere i tuoi gattini al nostro Libro Genealogico?

Compila il modulo online che trovi QUI.

Ricorda che se la tua cucciolata è stata registrata nel Libro Origini di AFeF, le nostre Norme Tecniche (art. 5.7.2) prevedono l’obbligo di richiesta del pedigree entro e non oltre i 6 mesi dalla nascita per poter usufruire della tariffa base; i pedigree devono essere richiesti contestualmente per tutti i cuccioli presenti nella denuncia di nascita.

Importante! Se sei un allevatore AFeF e contestualmente al pedigree richiedi anche il passaggio di proprietà, quest’ultimo è gratuito!

Se sei il proprietario di un gatto iscritto al nostro Libro Origini, in caso di smarrimento, distruzione o deterioramento del pedigree è possibile richiedere un duplicato.

Per ulteriori informazioni scrivi a info@afef.eu

Il Microchip

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Si sta verificando sempre più spesso che i veterinari non trovino il microchip che un gatto dovrebbe avere inserito. Questo sia in gatti nati in Italia che importati. Premesso che un conto è avere un microchip e non riuscire a leggerlo perchè “smagnetizzato” (ma in questo caso lo si sente o lo si vede ad un rx) e un altro é non averlo proprio. Il microchip serve ad identificare un gatto. Il microchip non fuoriesce col tempo, ma solo appena inserito; quindi vi chiediamo queste cose:

  1. Quando fate inserire il microchip ai vostri cuccioli chiedete al veterinario di verificarne la presenza in sede alcuni minuti dopo l’inserimento, specialmente nei gatti a pelo lungo/semilungo, perchè il chip può fuoriuscire nel momento in cui il veterinario ritira la siringa.
  2. Se fate arrivare un cucciolo dall’estero chiedete ESPRESSAMENTE all’allevatrice di far verificare la presenza del microchip prima di spedire il gatto.
  3. Una volta arrivato il gatto in Italia fate subito verificare da un veterinario la presenza del chip stesso.
  4. TUTTI i gatti provenienti dall’estero devono essere microchippati all’estero e vaccinati contro la rabbia, diversamente l’AFeF non li trascriverà visto che trattasi di importazioni illegali.
  5. Vi ricordo anche che i gatti provenienti dall’Ucraina devono avere passaporto/libretto ucraino e non di altri paesi e devono avere la titolazione anticorpale per la rabbia; quindi difficilmente si potrà importare dall’Ucraina un cucciolo che abbia meno di 6/7 mesi.

ELEONORA RUGGIERO

Presidente Libro Origini AFeF

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